RestartLand promuove, supportando le imprese e i singoli imprenditori, tutte le attività di gestione, progettazione e pianificazione di attività selvicolturali.
Futuro Prossimo
RestartLand per la forestazione urbana ed extraurbana
Nell’ambito della Transizione Ecologica RestartLand punta alla messa in sicurezza e alla salvaguardia del territorio italiano attraverso la promozione delle attività di forestazione urbana e extraurbana.
Il progetto mira a combattere i cambiamenti climatici e a salvare molte specie dall’estinzione attraverso azioni di ripristino degli ecosistemi.
Il “processo di restauro” include azioni come il rewilding, compreso il rendere le aree più selvagge, la piantumazione di alberi, l’inverdimento delle città, la costruzione di infrastrutture verdi e l’eliminazione dell’inquinamento.
Queste le azioni previste da RestartLand
Individuazione e delimitazione delle aree rurali non utilizzate
Pianificazione e progettazione delle attività selvicolturali
Realizzazione dell’intervento
Manutenzione e gestione dell’intera area
Oltre questi interventi RestartLand metterà a disposizione una piattaforma digitale per fornire supporto tecnico alle imprese del settore e supporto per lo sviluppo e la gestione dei progetti legati alla selvicoltura.
Obiettivi
La buona gestione forestale
Per ottenere la certificazione di una foresta, devono essere rispettati i 10 Principi e 56 Criteri di buona gestione forestale. Essi vanno adattati alle condizioni locali, per tener conto delle diversità che esistono tra foreste di diversi paesi e regioni del mondo.
Per giungere alla certificazione vanno valutate tutte le modalità con cui è gestita l’area forestale: dalle prime fasi di pianificazione degli interventi, alle fasi operative in campo, fino all’abbattimento e all’estrazione del legname.
Inoltre sono fondamentali, sia nella definizione degli standard sia durante il processo di certificazione, la partecipazione e il consenso degli stakeholder locali e nazionali, ovvero di tutti i soggetti che hanno diversi interessi (ambientali, sociali, economici) alla corretta gestione della foresta.
Strategia sulla biodiversità per il 2030
La strategia dell’UE sulla biodiversità 2030 è un piano completo e ambizioso a lungo termine per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi.
La strategia mira a mettere la biodiversità europea sulla strada della ripresa entro il 2030 e contiene azioni e impegni specifici. Questa è la proposta dell’UE di contribuire ai prossimi negoziati internazionali sul quadro mondiale della biodiversità post-2020.
Case Study
Progetto
N.O.W.
Il Progetto N.O.W Intende proporre l’intervento di riqualificazione dell’area comprensorio della Cava di materiali inerti della strada vicinale Gemma d’Arrigo, Contrada Murgecchia, Noci (BA) al fine di ottenere una struttura / un complesso di strutture multifunzionale/i per la corretta gestione, pianificazione e attuazione della forestazione/riforestazione delle aree marginali e delle aree metropolitane, urbane e periurbane del Paese.
I Vantaggi
Progetto N.O.W.
Ambientali
Miglioramento qualità dell’aria
Miglioramento qualità delle acque piovane fornendo cibo e protezione a piante ed animali
Miglioramento della biodiversità
Economici
Utilizzo materiale legnoso per industria
Riciclo e smaltimento materiali di scarto ai fini energetici (es.Biomasse)
I Nostri Servizi
Progetto N.O.W.
Piattaforma per il monitoraggio e la diagnostica dei fenomeni che impattano sulla sostenibilità dell’ecosistema forestale (fitopatologie, contaminazione del suolo, acqua e aria)
Sistemi di tracciabilità integrata
Sistema di certificazione di sostenibilità della gestione delle foreste, basato sulla misurazione effettiva del grado di sfruttamento dei suoli, della qualità dell’aria e dell’uso di sostanze contaminanti
Sistema di supporto alla gestione/manutenzione delle foreste naturali con tecnologie digitali, in grado di incrementare l’erogazione dei servizi ecosistemici, soprattutto con riferimento alla riduzione di gas serra e sottrazione di CO2
Sviluppo di soluzioni tecnologiche e impiantistiche “knowledge on field” based, che permettano di selezionare, attraverso la collaborazione con Università e Centri di Ricerca, le migliori tecnologie disponibili attraverso una sperimentazione continua all’interno dell’area
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